domenica 27 dicembre 2009

RISTORANTE TIPICO CALABRESE DAI TRE AMICI

Quando sono arrivato a Roma da Zagarolo, mi sono accinto a dar "corpo" al mio Progetto di Marketing Mix Strategico Operativo applicato al Territorio della Capitale.
Dopo aver realizzato dei Blog su Piazza Navona e sui dintorni di Piazza del Vaticano, sono sceso a Largo Argentina, imboccando Via della Rotonda.
Una lunga fila di negozi e pizzerie ne segnavano il percorso.
In fondo alla strada, sulla sinistra e precisamente al n. 7/8/9 un tavolino con una tovaglia attirava la mia attenzione facendo scorrere lo sguardo sull'insegna "dai 3 Amici".
La porta incastonava dei vetri smerigliati in vecchio stile facendo intravedere un ambiente del tutto normale e molto simile ad una semplice trattoria di campagna.
Sulla porta, un signore sorridente, sulla cinquantina, in maniche di camicia stava fumando una sigaretta invitandomi ad entrare.
Fatte le dovute presentazioni spiegavo lo scopo del mio passaggio: ero alla ricerca di ristoranti da presentare ai turisti nazionali ed internazionali per consigliarli "virtualmente" sui luoghi migliori da visitare e dei quali usufruire in totale tranquillità e sicurezza, sia da un punto di vista economico, sia rispetto alla qualità.
Il "Signore" presentandosi con il nome di Alfio Schiafone, m'informava di essere il titolare del ristorante.
Dopo avermi fatto accomodare a uno dei tavoli d'ingresso, che, di fatto, è la sua scrivania, mi offriva subito un bicchiere di vino rosso della casa imbottigliato espressamente con etichetta personalizzata del ristorante, cominciando a raccontarmi la sua storia.
Nel 1996 l'inizio dell'attività è stato molto duro partendo da zero mi cercavo i clienti da solo: calabresi, siciliani e milanesi, vecchie conoscenze incontrate nel corso delle mie attività precedenti, una delle quali nel settore della ristorazione in Francia quando avevo un altro ristorante. Dopo trent'anni, i clienti mi ricordano e parlano ancora di me e della mia cucina. Quando ho preso questo locale facevo tre tavoli al giorno tanto che, nel mese di luglio dello stesso, anno pensavo di cessare l'attività. Poi piano piano sono riuscito ad avviarlo.
Mentre Alfio mi parlava, ricordo che mi guardavo intorno, osservando l'arredamento abbastanza spartano e semplice, tipico di una vecchia trattoria. Anche se l'atmosfera ispirava più la sensazione di una casa che quella di un ristorante. Sullo sfondo del locale intravedevo la cucina e, alla mia sinistra una scala di legno che, scopersi più tardi, portava ai servizi igienici e ad un'altra sala. Il tutto arricchito da una calorosa accoglienza e da Alfio che continuava a riempirmi il bicchiere.
Il locale esiste dal 1930 quando il proprietario dell'immobile aprì una trattoria con un successivo passaggio a due cognati e ad un amico denominandolo, conseguentemente, "dai 3 Amici" – continuava a raccontarmi Alfio – e la cucina era quella prevalentemente romana. Successivamente venduto ad un nipote mi veniva rivenduto. Oggi il turista di passaggio si ferma ma raramente torna, in quanto vuole girare e sostare a pranzo o a cena lungo i percorsi turistici. Mi mandano però molto spesso dei clienti, dato che ora la gastronomia è meditteranea con impronta di cucina calabrese.
I prodotti sono genuini e vengono dalla mia terra di origine: la Calabria. - proseguiva il racconto il mio ospite - i prodotti, molto spesso, provengono direttamente dagli agricoltori e dagli allevatori, da me conosciuti personalmente: cantine vinicole, frantoi, salumifici, pastifici, caseifici, ecc.
Mentre Alfio continuava la sua storia, il clima estremamente familiare si arricchiva con l'arrivo di sua madre: Cristina Mina in visita a Roma e che abita ancora in Calabria.
Una Signora impettita e fieramente orgogliosa di tutti i figli mi ha raccontato.
- Alfio e Mario sono a Roma, gli altri tre, tutti commercianti, sono in Calabria con le due sorelle, anche loro nel commercio. Tutti seguono questa tradizione: fin dal nonno quando Alfio lo seguiva da bambino.
Mentre ascoltavo il racconto della mamma, Alfio si alzava in piedi e, dirigendosi verso una credenza vicino alla cucina, tornava con un album di fotografie e, come si usa in famiglia, cominciava a sfogliarlo facendomi scorrere sotto gli occhi le immagini degli ospiti passati dal suo ristorante:
Lucio Dalla,
Mons. Andreatta ai tempi dell'organizzazione del Giubileo,
Don Antonino Tedesco sempre al servizio dei Pellegrini tedeschi ma che è nato a Gibbone, con importanti gruppi di coppie che vanno dal Papa in occasione dei loro anniversari di matrimonio e che, poi, arrivano a mangiare "dai 3 Amici" facendo diventare, il ristorante la loro meta preferita.
Marco Fiorini il regista attore, interprete in Angeli e Demoni del Cardinale.
Mico l'attore che ha girato nel film Il Paradiso degli anni '60.
Non ricordo quanti nomi mi ha citato, ma ricordo che mentre le foto scorrevano sotto i miei occhi, Alfio raccontava di aver organizzato la cena degli ex democristiani, con De Mita, Mancini, la Bindi (ex Ministro), Marini (ex Ministro e Presidente del Senato), Castagneti Segretario del Partito Popolare.
Senza dimenticare Amedeo Minghi, nel momento della sua conversione in occasione del suo matrimonio, con cena nuziale dai 3 Amici.
Alfio, che nel frattempo era passato ad una buonissima grappa, continuva la carrellata sfogliando foto di giornalisti di tutta Italia, professori, ingegneri, architetti ecc.:
Non ho mai fatto della pubblicità in quanto del mio locale ne hanno parlato tutti i giornali oltre ad aver ricevuto la visita di una televisione tedesca che lo ha ripreso in occasione di un film realizzato per conto di Tour Operator ed Agenzie di Viaggio tedesche che includeva un articolo su di un importante quotidiano oltr'alpe. - Orgogliosamente Alfio continua - non sono presente sulle guide gastronomiche perchè ho sempre rifiutato di fare della pubblicità. Anche alla Michelin non ho voluto farla a pagamento, poichè reputo che un ristorante debba farsi conoscere attraverso il merito e non dalla pubblicità che non offre nessuna garanzia al cliente. Ho ospitato una mostra di un artista di Malta che ha riscosso molto successo sia di pubblico che di stampa maltese; Well Pollo noto in tutto il mondo per le sue ceramiche. Molta stampa internazionale ha consacrato questo evento definendolo come un primo esempio di Arte e Cucina. (echi stampa da scannerizzare) Monsignor Di Falco mi ha gemellato con un ristorante a Parigi.
Mentre Alfio parlava, non potevo fare a meno di pensare che quella che doveva essere una visita di dieci minuti si stava trasformando in un vero e proprio pomeriggio trascorso con un "amico" come se lo conoscessi da molti anni, mentre continuava ad aprirmi le pagine dell'album non solo fotografico, ma anche e, soprattutto, della sua vita.
Riunioni politiche, quelle dell'Ordine degli Architetti Nazionale una o due volte alla settimana quando sono a Roma, clientela fidelizzata italiana e, in particolare, quella del Professor Resta che viene dal 1996, oltre ad altra proveniente da tutte le regioni.
Devo ammettere – si confidava Alfio – che intendo lavorare ancora qualche anno fino alla pensione e poi penso di aprire un Agriturismo in Calabria con un frantoio, tornando così finalmente nella mia terra d'origine, senza dimenticare quello che mi ha permesso di vivere dignitosamente e con soddisfazione: preoccupandomi del benessere e del piacere culinario di chiunque si sia avvicinato ai miei ristoranti.
Cosa potevo aggiungere?
Dopo essermi "imbevuto" della storia di quest'uomo, di quella della sua famiglia, della moglie che lo segue e collabora da moltissimi anni con lui, terminavo di "bere" l'ultimo "grappino" ripromettendomi di inserirlo senz'altro nel Progetto Hoffer, facilitando così molte altre persone a scoprire questa "perla" gastronomica (vicinissima al Pantheon) presso la quale l'Amicizia non si limita ad una scritta sull'insegna all'ingresso, ma vive ed opera attraverso ogni piccolo gesto di Alfio, di sua Moglie e di tutti i suoi collaboratori che lo seguono fedelmente da molti anni.

Bravo Alfio Schiafone,
il mio piacere e la mia gratitudine cercherò di dimostrartela attraverso i numerosi turisti e clienti networker che il mio programma di Marketing Mix Strategico Operativo porterà al ristorante "dai 3 Amici", senza alcuna pubblicità da pagare, percentuali o quanto altro. Ma solo con il Progetto che porta il mio nome e con i Punti dell'autopromozione di ogni Networker.

Aumentando la quantità e la qualità della clientela che potranno apprezzare il tuo valore, il tuo cuore ed il tuo spessore umano.

Caratteristiche predominanti dei sostenitori, sponsor, fornitori e clienti partecipanti al nostro Progetto.

Giuseppe Hoffer

La Storia della cucina Calabrese

La cucina calabrese è strettamente collegata alla vita religiosa e spirituale e comporta regole e abitudini spesso legate alle ricorrenze che risalgono ai tempi antichi, essendo il risultato di quasi 3.000 anni di storia, dalla Magna Grecia all'Unità d'Italia.
Per esempio a Natale e all'Epifania era usanza mettere in tavola tredici portate, mentre a Carnevale si mangiano maccheroni e carne di maiale. La Pasqua si festeggia con l'arrosto d'agnello e i pani spirituali e così per le altre feste. Ogni evento della vita familiare (nozze, battesimi etc.) si festeggia sempre con una cena particolare.
Oggi le abitudini non sono così rigide, ma mantengono molte delle antiche usanze.

Caratteristiche

Il cibo dei calabresi negli anni non si è molto modificato, i vari piatti hanno origini diverse sulla base dei popoli che hanno abitato in questa regione, come i Greci e gli Arabi. Ovviamente l'introduzione del peperoncino piccante risale all'epoca successiva alla scoperta delle Americhe, essendo originario del centroamerica.
Rivestono molta importanza i cibi conservati, come le acciughe (sotto olio e peperoncino), gli insaccati di maiale (come la 'nduja e la soppressata calabrese), i formaggi, le verdure sott'olio e i pomodori seccati, che consentivano di sopravvivere nei periodi di carestia, oltre che ai lunghi periodi d'assedio dei pirati turcheschi.
Oggi nelle aree coltivate si raccolgono ottimi prodotti agricoli, sulle montagne si producono molti formaggi e sono in crescita la viticoltura e la produzione di olive. Le ricette calabresi fanno molto uso di verdure, di cui il territorio è fertile: melanzane soprattutto e poi pomodori, peperoni, cipolle rosse e fave.
Un ruolo centrale nella cucina calabrese è occupato dal pane, curato nella preparazione e negli ingredienti (importante il grano duro), ma anche dalle paste tradizionalmente fatte in casa.

Primi piatti

Maccarruni i'casa, i Maccheroni appartengono alla più antica tradizione calabrese e sono da considerarsi i capostipiti della pasta che dalla Calabria si è poi diffusa nella Penisola. Preparati con un impasto di semola e acqua, vengono modellati intorno ad un filo di zinco e conditi con ricchi sughi a base di capra, manzo o maiale (Maccarruni cu'zugu ra Crapa, ru boi o ru porcu). Si completano con una grattugiata di ricotta salata.
Pasta o' fùrnu (nel reggino) o Pasta 'ncasciàta (nella calabria centrale e del nord), rigatoni corti conditi con ragù di carne, polpette o salumi, arricchiti da uova sode e caciocavallo o mozzarella, oltre che da melanzane fritte e piselli. Vengono incassati ('ncasciàti) in una teglia completando la cottura in forno e conditi con ragù fresco.
Pasta ca' muddhìca (pasta con la mollica) piatto estremamente semplice e saporito costituito in genere da spaghetti conditi con alici e olio legati da una manciata di pane grattugiato.
Fileja o Fhilatierj (tipici della calabria centrale) simile ai maccheroni è fatta in casa con il tipico ferretto calabrese. Si abbina ottimamente con la carne di capra.
Posa (Fagioli)
Bucatini cu Stocco.
Zuppa i cipudduzzi (calabria centrale e nord), una zuppa di pane e cipolle selvatiche, simili ai lampascioni pugliesi(tratto da wikipedia)

martedì 8 dicembre 2009

RISTORANTE TIPICO CALABRESE DAI TRE AMICI

L'ambiente è classico e richiama alla memoria l'atmosfera di una tradizionale trattoria, in un grazioso locale degli anni '30.
Con la passione e la professionalità di Alfio Schiafone, propone prodotti tipici mediterranei:

• Antipasti mediterranei
• Salumi calabresi
• Mozzarella di bufala
• Carne e pesce
• Salumi e formaggi calabresi
• Tonnarelli allo scoglio
• Spigole e orate fresche

Informazioni e prenotazioni

Telefono: 06.6875239
Mail: ristorantecalabreseroma@yahoo.it
Via della Rotonda, 7-8-9 (Al Pantheon - Roma)

lunedì 7 dicembre 2009

RISTORANTE DAI 3 AMICI

Ristorante tipo Calabrese che nasce 1930 vicino il Pantheon a Roma.
Il proprietario Alfio Schiafone propone prodotti genuini e di qualità della cucina tipica calabrese.
I prodotti, provengono direttamente dagli agricoltori e dagli allevatori, da lui conosciuti personalmente come cantine vinicole, frantoi, salumifici, pastifici, caseifici, ecc.

Per informazione e prenotazione
Tel: 06-6875239
Mail: ristorantecalabreseroma@yahoo.it

UN INCONTRO TRA ... AMICI!

Quando sono arrivato a Roma da Zagarolo, mi sono accinto a dar "corpo" al mio Progetto di Marketing Mix Strategico Operativo applicato al Territorio della Capitale.
Dopo aver realizzato dei Blog su Piazza Navona e sui dintorni di Piazza del Vaticano, sono sceso a Largo Argentina, imboccando Via della Rotonda.
Una lunga fila di negozi e pizzerie ne segnavano il percorso.
In fondo alla strada, sulla sinistra e precisamente al n. 7/8/9 un tavolino con una tovaglia attirava la mia attenzione facendo scorrere lo sguardo sull'insegna "dai 3 Amici".
La porta incastonava dei vetri smerigliati in vecchio stile facendo intravedere un ambiente del tutto normale e molto simile ad una semplice trattoria di campagna.
Sulla porta, un signore sorridente, sulla cinquantina, in maniche di camicia stava fumando una sigaretta invitandomi ad entrare.
Fatte le dovute presentazioni spiegavo lo scopo del mio passaggio: ero alla ricerca di ristoranti da presentare ai turisti nazionali ed internazionali per consigliarli "virtualmente" sui luoghi migliori da visitare e dei quali usufruire in totale tranquillità e sicurezza, sia da un punto di vista economico, sia rispetto alla qualità.
Il "Signore" presentandosi con il nome di Alfio Schiafone, m'informava di essere il titolare del ristorante.
Dopo avermi fatto accomodare a uno dei tavoli d'ingresso, che, di fatto, è la sua scrivania, mi offriva subito un bicchiere di vino rosso della casa imbottigliato espressamente con etichetta personalizzata del ristorante, cominciando a raccontarmi la sua storia.
Nel 1996 l'inizio dell'attività è stato molto duro partendo da zero mi cercavo i clienti da solo: calabresi, siciliani e milanesi, vecchie conoscenze incontrate nel corso delle mie attività precedenti, una delle quali nel settore della ristorazione in Francia quando avevo un altro ristorante. Dopo trent'anni, i clienti mi ricordano e parlano ancora di me e della mia cucina. Quando ho preso questo locale facevo tre tavoli al giorno tanto che, nel mese di luglio dello stesso, anno pensavo di cessare l'attività. Poi piano piano sono riuscito ad avviarlo.
Mentre Alfio mi parlava, ricordo che mi guardavo intorno, osservando l'arredamento abbastanza spartano e semplice, tipico di una vecchia trattoria. Anche se l'atmosfera ispirava più la sensazione di una casa che quella di un ristorante. Sullo sfondo del locale intravedevo la cucina e, alla mia sinistra una scala di legno che, scopersi più tardi, portava ai servizi igienici e ad un'altra sala. Il tutto arricchito da una calorosa accoglienza e da Alfio che continuava a riempirmi il bicchiere.
Il locale esiste dal 1930 quando il proprietario dell'immobile aprì una trattoria con un successivo passaggio a due cognati e ad un amico denominandolo, conseguentemente, "dai 3 Amici" – continuava a raccontarmi Alfio – e la cucina era quella prevalentemente romana. Successivamente venduto ad un nipote mi veniva rivenduto. Oggi il turista di passaggio si ferma ma raramente torna, in quanto vuole girare e sostare a pranzo o a cena lungo i percorsi turistici. Mi mandano però molto spesso dei clienti, dato che ora la gastronomia è meditteranea con impronta di cucina calabrese.
I prodotti sono genuini e vengono dalla mia terra di origine: la Calabria. - proseguiva il racconto il mio ospite - i prodotti, molto spesso, provengono direttamente dagli agricoltori e dagli allevatori, da me conosciuti personalmente: cantine vinicole, frantoi, salumifici, pastifici, caseifici, ecc.
Mentre Alfio continuava la sua storia, il clima estremamente familiare si arricchiva con l'arrivo di sua madre: Cristina Mina in visita a Roma e che abita ancora in Calabria.
Una Signora impettita e fieramente orgogliosa di tutti i figli mi ha raccontato.
- Alfio e Mario sono a Roma, gli altri tre, tutti commercianti, sono in Calabria con le due sorelle, anche loro nel commercio. Tutti seguono questa tradizione: fin dal nonno quando Alfio lo seguiva da bambino.
Mentre ascoltavo il racconto della mamma, Alfio si alzava in piedi e, dirigendosi verso una credenza vicino alla cucina, tornava con un album di fotografie e, come si usa in famiglia, cominciava a sfogliarlo facendomi scorrere sotto gli occhi le immagini degli ospiti passati dal suo ristorante:
Lucio Dalla,
Mons. Andreatta ai tempi dell'organizzazione del Giubileo,
Don Antonino Tedesco sempre al servizio dei Pellegrini tedeschi ma che è nato a Gibbone, con importanti gruppi di coppie che vanno dal Papa in occasione dei loro anniversari di matrimonio e che, poi, arrivano a mangiare "dai 3 Amici" facendo diventare, il ristorante la loro meta preferita.
Marco Fiorini il regista attore, interprete in Angeli e Demoni del Cardinale.
Mico l'attore che ha girato nel film Il Paradiso degli anni '60.
Non ricordo quanti nomi mi ha citato, ma ricordo che mentre le foto scorrevano sotto i miei occhi, Alfio raccontava di aver organizzato la cena degli ex democristiani, con De Mita, Mancini, la Bindi (ex Ministro), Marini (ex Ministro e Presidente del Senato), Castagneti Segretario del Partito Popolare.
Senza dimenticare Amedeo Minghi, nel momento della sua conversione in occasione del suo matrimonio, con cena nuziale dai 3 Amici.
Alfio, che nel frattempo era passato ad una buonissima grappa, continuva la carrellata sfogliando foto di giornalisti di tutta Italia, professori, ingegneri, architetti ecc.:
Non ho mai fatto della pubblicità in quanto del mio locale ne hanno parlato tutti i giornali oltre ad aver ricevuto la visita di una televisione tedesca che lo ha ripreso in occasione di un film realizzato per conto di Tour Operator ed Agenzie di Viaggio tedesche che includeva un articolo su di un importante quotidiano oltr'alpe. - Orgogliosamente Alfio continua - non sono presente sulle guide gastronomiche perchè ho sempre rifiutato di fare della pubblicità. Anche alla Michelin non ho voluto farla a pagamento, poichè reputo che un ristorante debba farsi conoscere attraverso il merito e non dalla pubblicità che non offre nessuna garanzia al cliente. Ho ospitato una mostra di un artista di Malta che ha riscosso molto successo sia di pubblico che di stampa maltese; Well Pollo noto in tutto il mondo per le sue ceramiche. Molta stampa internazionale ha consacrato questo evento definendolo come un primo esempio di Arte e Cucina. (echi stampa da scannerizzare) Monsignor Di Falco mi ha gemellato con un ristorante a Parigi.
Mentre Alfio parlava, non potevo fare a meno di pensare che quella che doveva essere una visita di dieci minuti si stava trasformando in un vero e proprio pomeriggio trascorso con un "amico" come se lo conoscessi da molti anni, mentre continuava ad aprirmi le pagine dell'album non solo fotografico, ma anche e, soprattutto, della sua vita.
Riunioni politiche, quelle dell'Ordine degli Architetti Nazionale una o due volte alla settimana quando sono a Roma, clientela fidelizzata italiana e, in particolare, quella del Professor Resta che viene dal 1996, oltre ad altra proveniente da tutte le regioni.
Devo ammettere – si confidava Alfio – che intendo lavorare ancora qualche anno fino alla pensione e poi penso di aprire un Agriturismo in Calabria con un frantoio, tornando così finalmente nella mia terra d'origine, senza dimenticare quello che mi ha permesso di vivere dignitosamente e con soddisfazione: preoccupandomi del benessere e del piacere culinario di chiunque si sia avvicinato ai miei ristoranti.
Cosa potevo aggiungere?
Dopo essermi "imbevuto" della storia di quest'uomo, di quella della sua famiglia, della moglie che lo segue e collabora da moltissimi anni con lui, terminavo di "bere" l'ultimo "grappino" ripromettendomi di inserirlo senz'altro nel Progetto Hoffer, facilitando così molte altre persone a scoprire questa "perla" gastronomica (vicinissima al Pantheon) presso la quale l'Amicizia non si limita ad una scritta sull'insegna all'ingresso, ma vive ed opera attraverso ogni piccolo gesto di Alfio, di sua Moglie e di tutti i suoi collaboratori che lo seguono fedelmente da molti anni.

Bravo Alfio Schiafone,
il mio piacere e la mia gratitudine cercherò di dimostrartela attraverso i numerosi turisti e clienti networker che il mio programma di Marketing Mix Strategico Operativo porterà al ristorante "dai 3 Amici", senza alcuna pubblicità da pagare, percentuali o quanto altro. Ma solo con il Progetto che porta il mio nome e con i Punti dell'autopromozione di ogni Networker.

Aumentando la quantità e la qualità della clientela che potranno apprezzare il tuo valore, il tuo cuore ed il tuo spessore umano.

Caratteristiche predominanti dei sostenitori, sponsor, fornitori e clienti partecipanti al nostro Progetto.

Giuseppe Hoffer